Il verbo “ricordare” deriva dal latino recordare, che significa “rinnovare nel cuore”. Questa etimologia riflette la concezione della memoria di Aristotele, che collocava la mente nel cuore e non nel cervello, ma al contempo evidenzia l’importanza delle emozioni per i processi mnemonici, che non consistono nella semplice registrazione e successiva rievocazione di dati, ma presuppongono una costruzione di contenuti, mediata anche dalle emozioni (Bower, 1981).
Il DSM-5 riconosce il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) e disturbi correlati come una recente classificazione diagnostica.
Psicologo Psicoterapeuta a Monza
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